28 novembre 2006

Alcool a Go-Go

Ricevo, e con piacere pubblico, questa missiva inviatami dai gemellini alcoolici del gol, Massi e Gianma:
"Carissimi, siamo lieti di annunciarvi che Giovedì 30 Novembre sarà l'ultimo giorno della Mandragora sotto la gestione "Massi-Gianma".
Abbiamo trascorso due anni memorabili, non sarà certo facile dalla prossima settimana guardare al futuro senza un pò di malinconia.
Ci farebbe molto piacere salutarvi tutti, e a tal proposito vi invitiamo proprio per Giovedì per un lungo aperitivo, che incomincerà dalle 19:30 fino ad orario da destinarsi (più o meno fino a quando ci sarà da bere).
Saremmo lieti se veniste numerosi anche Mercoledì 29 dato che ehm... ehm... sì.... ecco... ci mancano le ultime bollette da pagare.... e quindi.....
Grazie ancora di tutto!
M & G"

22 novembre 2006

9° Giornata: ESTRELLA POLAR - Seidita: 3 - 0

Un 3-0 in parte bugiardo quello che risolve la partita tra Estrella e Seidita. Netta la superiorità dei giocatori della "stella polare" che però si è concretizzata solo in minima parte.
Addirittura la Seidita è andata vicino prima al pareggio in due occasioni sull'1 a 0, e ha sfiorato in almeno un'altra occasione il 2 a 1.
Ogni affondo della Estrella è stato però una occasione da gol che non si è realizzata per errori di concentrazione ed una sorta di svogliatezza dei giocatori in maglia blu: poteva tranquillamente finire 7-8 a zero.
Si conferma quindi un attacco sterile, e se con le squadre di livello inferiore è comprensibile un calo di determinazione, è poco accettabile la svogliatezza con coi certe partite vengono affrontate da alcuni elementi.
Queste partite servono per affinare meccanismi o provarne alcuni di nuovi, se la mentalità è questa ciò non avviene. Tuttavia stasera mi sento buono e non infierirò con eccessive analisi tecnico-tattiche ma vi lascio alle implacabili et inappellabili pagelle:
Del Sarto: poco impegnato ma quando serve si fa trovare attento compiendo anche 3 parate non facili. Pignolo: 7,5
Bertonelli: è in formissima e si vede, gli viene tutto bene e può permettersi di spingersi più volte in avanti. Gigante: 7,5
DalleLucche: Gioca col sorriso come i brasiliani, anche se di brasiliano ha solo l'abbronzatura. Tuttavia in campo è sereno, non fa errori, e ha i tempi giusti sia per gli inserimenti sia in copertura. Puntuale: 7,5
Lenelli: come sempre uno dei migliori in campo. Sembra un folletto irlandese pronto a compiere qualche magia. Delizia la platea con alcune pregievoli giocate che ubriacano gli avversari. Alcolista: 7
Vietina: Uomo di sostanza, senza fronzoli ma amante del bel gioco sa essere sempre concreto, adeguandosi rapidamente al cambiar faccia della partita. Fregoli: 7-
Grassi e Baldini: giocano una partita speculare durante e dopo l'incontro. Ci mettono buona volontà ma per entrambi la forma fisica non è al top, e si vede. Baldini talvolta sprecone e talvolta avulso dal gioco e dagli schemi. Grassi è teso, a tratti insicuro a tratti frenetico. Quaqquaraqquà: 4,5 (media tra il 6 della partita e il 3 del dopo partita)
Arrivederci al prossimo incontro in data da definirsi.

20 novembre 2006

8° Giornata: Estrella Polar - ARV: 10 - 2

In attesa della partita di stasera la Estrella Polar incamera altri 3 punti dominando la sfida di sabato pomeriggio contro ARV.
Risultato mai in discussione ma la Estrella non si è espressa sui massimi livelli. In effetti rendere al massimo contro squadre nettamente inferiori non è sempre semplice, soprattutto dal punto di vista della concentrazione. Si sono comunque viste trame efficaci e ben articolate, buon posseso di palla su un campo anche scivoloso che di certo non facilitava il fraseggio. Unico neo in primi 10 minuti di gioco del secondo tempo dove inevitabilmente si è accusato un rilassamento generalizzato della squadra e ad un caotico sconvolgimento tattico, che ha permesso alla ARV di realizzare due gol sfruttando due disattenzioni difensive. Solo dieci minuti però, dopodiché la Estrella si è rimessa a creare gioco ed occasioni senza correre nuovi pericoli.
C'è tuttavia ancora da lavorare sui calci d'angolo, battuti tutti uguali e non in modo impeccabile, c'è da lavorare sulla velocità delle ripartenze e sulle scalate dei centrocampisti in fase difensiva. Stasera speriamo di vedere un Baldini in forma 2006, intanto ci pensano i due uomini più in forma, ossia Gianmaria (4 gol sabato) e un sorprendente Bertonelli (3 centri in due partite), ad alzare la media gol.

15 novembre 2006

7° Giornata: Estrella Polar - B.Tirreno: 3 - 2

Vittoria sofferta e di misura per l'Estrella Polar nella settima giornata del campionato invernale.
Due volte davanti e sempre ripresa, la squadra in maglia blu trova la vittoria a meno di 10 minuti dal termine grazie al suo uomo più in forma, e migliore in campo, Gianmaria Lenelli.
Ottima prestazione anche dei due difensori Maurizio e Luca, poco aiutati da un centrocampo un pò sfilacciato. Si fanno sentire le assenze di Massi e Domenico.
PAGELLA:
Simone: nel primo tempo è poco impegnato ma non sbaglia nulla. Nel secondo tempo alla prima occasione degli avversari commette un brutto errore di posizione, spalancando la porta ad un pallonetto da fuori area che non gli lascia scampo. Sfortunato sulla punizione del 2-2 quando la sua deviazione incoccia sul palo e si insacca. Distratto: 6
Maurizio: partita praticamente senza errori, legge benissimo la partita e si fa trovare sempre puntale negli interventi. Puntuale: 7
Luca: meno nervoso della scorsa partita e il suo gioco ne giova. Trasmette grinta alla squadra anche se è poco ascoltato dai compagni. Riesce a non commettere errori e concede poco ad avversari molto più veloci di lui. Ordinato: 7
Pietro: da il suo contributo anche se è un pò caotico e non tiene benissimo la posizione. Fatica ad adattarsi in un ruolo non suo e per paura tende a giocare troppo a ridosso dei difensori. Comunque partita senza infamia e senza lode. Frenetico: 6
Gianmaria: anima e anche motore della squadra, è l'unico insieme a Nino che dimostra visione di gioco, è il solo che fa da collante fra difesa ed attacco, si propone ma torna in copertura. Segna con una splendida punizione il gol del 2-1, e poi si fa trovare liberissimo e puntuale all'inzuccata per il definitvo 3-2. Determinante: 8
Nino: insieme a Gianmaria è quello che interpreta meglio il gioco a centrocampo con frequenti inserimenti sulla fascia, ma soprattutto nella seconda metà del secondo tempo viene servito pochissimo dai compagni. A lungo andare riduce le sue puntate offensive e si limita ad un ruolo di interdizione e copertura. Operaio: 7-
Daniele: ha grande classe, ma la mostra solo a sprazzi. fa seguire ad ottime giocate lunghe pause dal gioco, dove si esenta da ruoli di copertura e filtro ma si propone poco anche in avanti ed è talvolta lento nel far ripartire il gioco, andando a cercare dribbling talvolta inutili. Da lui ci si attende molto di più. Evanescente: 5,5
Marco: la forma migliore ancora deve arrivare e lui si fa molto condizionare. Inizia bene la partita, poi col passare dei minuti si spegne: si intestardisce in dribbling forzati, porta troppo palla ed è poco presente in area, soprattutto sui calci piazzati. Anche lui come Daniele ha dei momenti di grande movimento ed intuizione, ma restano episodi. Nebuloso: 5,5
L'ESTRELLA POLAR tornerà in campo gia questo sabato alle ore 15 e poi di nuovo lunedì sera alle ore 20.

13 novembre 2006

Estrella Polar, il filo rosso della poesia

“Il rigore più fantastico di cui io abbia notizia è stato tirato nel 1958 in un posto sperduto di Valle de Rìo Negro, una domenica pomeriggio in uno stadio vuoto. Estrella Polar era un circolo con i biliardi e i tavolini per il gioco delle carte, un ritrovo da ubriachi lungo una strada di terra che finiva sulla sponda del fiume. Aveva una squadra di calcio che partecipava al campionato di Valle perché di domenica non c’era nient’altro da fare e il vento portava con sé la sabbia delle dune e il polline delle fattorie…”.

Comincia così, in modo semplicemente strepitoso, il racconto dello scrittore argentino Osvaldo Soriano “Il rigore più lungo del mondo” e con esso la meravigliosa avventura della squadra di calcio Estrella Polar.

E la nostra? Dove comincia la nostra avventura?

Mi innamorai di Osvaldo Soriano una domenica pomeriggio di undici o dodici anni fa. La luce che filtrava attraverso le tende tagliava quel giorno adolescente come una scoperta. Il libro s’intitolava “Un’ombra ben presto sarai”, trasudava poesia e parlava di un viaggio. Un viaggio attraverso la Pampa argentina, costellato di personaggi singolari e perdenti tutti alla ricerca di qualcosa, un’occasione di riscatto, un’innocenza forse, più probabilmente di se stessi...

Uno di questi me lo ricordo bene, si chiamava Coluccini e veniva dall’Italia. Con il suo orso avevano messo su due o tre numeri abbastanza ben fatti, così aveva fatto fortuna ed era riuscito a comprare il circo e a fare tournée perfino in Uruguay e in Cile. Poi qualcosa andò storto.
Ora dovete sapere che nel viaggio ci si giocano i ricordi a carte e in una di queste partite Coluccini aveva rischiato di perdere il più bello che gli fosse rimasto, quello di una ragazza di Chubut che una sera aveva assistito al suo spettacolo. Quella sera tutto gli riusciva alla perfezione e mentre camminava sul filo e vedeva la ragazza dall’alto l’aria sembrava piena di elettricità. “Magari venisse sempre”, pensava. Finito lo spettacolo lei era rimasta al suo posto e gli aveva chiesto di rifare tutto. Era felice. Allora lui era tornato al trapezio ed era andato avanti tutta la notte: triplo salto mortale, cavatappi, colombe dal cilindro, altalena e stelle filanti, tutto… fino all’alba, quando la ragazza si era alzata piangendo, aveva lasciato un fazzolettino sulla sedia e se n’era andata.

Ebbene, il giorno dopo aver rischiato di perdere il ricordo Coluccini salì sul municipio e, legatosi uno straccio al collo, si precipitò con una bicicletta sgangherata sui fili del telefono:
“ Stava sul tetto del municipio sopra la bicicletta e mi fece segno finché non fu sicuro che lo stessi guardando. Era imponente e ridicolo lassù a torso nudo e con uno straccio legato al collo come se fosse un mantello. Salutò la folla immaginaria, incrociò le grosse gambe sul telaio della bicicletta, aprì le braccia e si lanciò come un pipistrello disorientato dal sole. Lo vidi passare come in un sogno, sembrava che galleggiasse in aria, rannicchiato tra le circonferenze nere dei cerchioni impazziti. Tutto si svolgeva in silenzio, sotto schiere di nuvole tranquille, con uno schietto sole di mezzogiorno. Lo persi di vista all’angolo, quando passò sopra la Gordini , ma riapparve subito su alcuni cipressi e volò lasciando la sua ombra sopra il tetto della stazione. Sembrò che dovesse fermarsi lì ma si mise su una linea retta e andò a fare un giro verso il campanile della chiesa. Uccelli rapaci gli giravano intorno e mi alzai in piedi per vederlo prendere una curva verso la fine del paese. Sfruttava tutti i fili da palo a palo e rannicchiato com’era rimaneva sospeso in aria simile a un aquilone…”

Adesso non chiedetemi di più, io non ho le parole per descrivere un libro, tanto più che sono passati molti anni ormai e sebbene lo abbia riletto più di una volta davvero non saprei come dire. La poesia però mi è rimasta dentro, non mi ha più abbandonato, e così la vivida sensazione di aver trovato un amico. Sentivo di potermi fidare, che Soriano era quello che scriveva, non c’erano trucchi, e quando più tardi mi informai sulla sua vita capii che questa coerenza aveva significato per lui addirittura l’esilio. In seguito ho letto con gusto altri suoi libri tra cui l’imperdibile Triste, solitario y final, il romanzo d’esordio che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo, e i racconti sul calcio, quel fùtbol che Soriano aveva praticato e amava, e di cui da sempre scriveva.

Molte volte ho ripensato a Coluccini e adesso so che l’essenza di quel fantastico volo è un filo rosso e che quel filo intesse le casacche dell’Estrella Polar.

Ecco perché sono sicuro che la nostra avventura cominci proprio da lì, da quella improbabile acrobazia sui fili del telefono a cavallo di una bicicletta sgangherata, nel ricordo sognante di una ragazza di Chubut… alla ricerca di un ultimo, disperato applauso…

L’Estrella Polar è un sogno.


Bene ragazzi. Da qualche tempo qualcuno va in giro a raccontare che Osvaldo Soriano se n’è andato in un freddo giorno di gennaio, ma da queste parti, potete starne certi, nessuno gli crede…

Marco Nino Vietina

11 novembre 2006

ce l'ho fatta?

E' falso è falso! Il mio tiro era irresistibile e di una potenza inaudita, la deviazione davvero impercettibile! Menzogna! Non mi rimane che querelare el gato e la gata...

6° Giornata - Estrella Polar - Titanic: 2 - 2

Scontro tra le inseguitrici della Graziani Marmi ieri sera sul campo del MeetingPlace: si affrontano infatti le seconde della classe: Estrella Polar e Titanic.
Il freddo è il protagonista della serata. Ad accogliere i 14 giocatori anche una fitta nebbia che però svanisce poco prima del fischio di inizio.
Il Titanic ha fama di squadra nervosa e con un atteggiamento aggressivo, e gia dai primi minuti si capisce che per l’Estrella non sarà facile costruire gioco contro questo avversario che gioca molto ai limiti del regolamento. Marcatura asfissianti e ampio ricorso al fallo sistematico questa è la ricetta difensiva del Titanic. In attacco invece molto movimento che mette in crisi difensori e centrocampisti. Nel primo tempo si vedono numerosi errori di scalate difensive che portano il Titanic alla conclusione in diverse occasioni. Non passano quindi che 10 minuti ed il Titanic confeziona il gol del vantaggio grazie ad un clamoroso errore dei difensori della Estrella. Ma la reazione dei ragazzi in maglia blu non si fa attendere e in pochi minuti inizia un forcing alla caccia del pareggio. Ed in questa occasione si evidenziano nuovamente alcuni atteggiamenti non troppo redditizi della Estrella: scarsa propensione alla conclusione da fuori, spinta offensiva affidata ad un solo attaccante senza inserimenti dei laterali, centrocampo statico anche in ripiegatura difensiva.
Però la Estrella trova il pareggio grazie ad un tiro da fuori area di “Nino” Vietina che, deviato da un difensore, spiazza il portiere e si insacca centralmente.
Titanic reagisce e crea alcune occasioni da gol che non vengono finalizzate per errori di mira, sventate dal portiere o grazie ai recuperi della difesa.
Tuttavia il filtro di centrocampo non appare ineccepibile. Le cose migliorano col passare dei minuti e il baricentro della Estrella si sposta sempre più verso la tre quarti avversaria.
Baldini davanti fa molto movimento, Lenelli è una costante mentre Cagnoni si accende a sprazzi.
Quando la partita sembra aver raggiunto il suo equilibrio Baldini con molta malizia si guadagna una rimessa, scodella la palla al centro, dove in mischia Lenelli ribadisce in rete una corta respinta del portiere.
L’Estrella non si accontenta e Baldini si procura un netto rigore o almeno così sembra, perchè l’arbitro lascia correre. Il fallo pare netto, ma l’arbitro ancora una volta si dimostra non all’altezza della situazione e le cose non miglioreranno affatto nel corso della partita, anzi, se possibile peggioreranno.
Con un pò di fortuna ma anche con una legittima recriminazione l’Estrella Polar va al riposo in vantaggio per 2 a 1.
Il secondo tempo inizia e mentre tutti si aspettano la reazione del Titanic è ancora la Estrella a fare il gioco e a comandare la partita, ma ancora una volta, senza finalizzare. Sembra quasi affiorare una eccessiva convinzione di superiorità, una scarsa grinta e determinazione. Tuttavia gli avanti in maglia colore blu scozia sfiorano più volte il 3 a 1. Il tempo scorre e quando mancano oramai meno di 10 minuti Titanic si risveglia e si riversa in avanti. Non è un assedio perchè l’Estrella non rinuncia mai a giocare e a proporsi ma corre diversi pericoli seri, alcuni dei quali, è giusto sottolinearlo, propiziati da decisioni arbitrali completamente sballate.
L’Estrella arreta il baricentro ma sembra reggere: Del Sarto salva il risultato in almeno 4 occasioni, poi prima è il palo a salvare il risultato e subito dopo Lenelli compie un miracoloso salvataggio sulla riga.
Il pareggio sembra nell’aria e gli ultimi due minuti sembrano non passare mai.
Il Titanic ci crede e proprio a tempo scaduto trova un pari rocambolesco: l’azione solitaria del piccolo centrocampista in maglia gialla parte dalla linea laterale sinistra, si accentra senza che nessun centrocampista lo affronti in modo deciso, la difesa della Estrella si chiude ma lascia al giocatore lo spazio per il tiro che avviene puntuale, doppia deviazione dei difensori, Del Sarto in contro tempo si butta ma riesce solo a sfiorare la palla che impatta il palo ed entra in rete. A questo punto c’è solo il tempo per battere dal centro del campo che il triplice fischio decreta la fine delle ostilità.
Un risultato maturato in modo quasi beffardo per l’Estrella Polar, forse una punizione eccessiva, ma sicuramente una lezione per il modo in cui è stata giocata la partita.
Gli inviati: Francesca e Simone

03 novembre 2006

Calendario provvisorio

Ricevo dal lider maximo, nonchè imponente centrale difensivo, della EstrellaPolar il calendario delle prossime partite.

6° giornata: venerdì 10 novembre - ore 21,30
EstrellaPolar vs TITANIC

7° giornata: martedì 14 novembre - ore 20,00
EstrellaPolar vs B. TIRRENO

8° giornata: sabato 18 novembre - ore 15,00
EstrellaPolar vs ARV

9° giornata: lunedì 20 novembre - ore 20,00
EstrellaPolar vs SEIDITA

10° giornata: mercoledì 6 dicembre - ore 20,00
EstrellaPolar vs CUIT

11° giornata: venerdì 15 dicembre - ore 21,00
EstrellaPolar vs GRAZIANI MARMI

A presto sul verde campo da gioco del MeetingPlace
Ciao

02 novembre 2006

6° giornata

Venerdì 10 Novembre alle 21,30 si gioca la 6° giornata del campionato.
Appuntamento fra 8 giorni presso il Centro Sportivo Meeting Place!