27 febbraio 2007

Estrella Polar-Cuit 5-3 (Il Segreto del Gato)

Scusate il ritardo, ma aspettavamo il rapporto del nostro agente segreto Piötr Grassickji. E’ arrivato. Succose novità sul fronte orientale:

Serie A: 1a giornata: Estrella Polar-Cuit 5-3
Reti: Estrella Polar: Moriconi, Baldini (3), Dalle Luche.
Cuit: Pandiani (3)

Simone El Gato Del Sarto: sforna pregevoli parate salvando la squadra in diverse occasioni. Sullo 0-0 e sul 4-2 in particolare compie degli autentici miracoli su due palle a mezza altezza (erano due sì, e a mezza altezza, che ci posso fare?) riuscendo a respingere il pallone non si capisce bene con quale parte del corpo. Per lui non ci sono più aggettivi, le parole sono finite da tempo, adesso cominciano a scarseggiare pure le lettere: Gao. Voto: 7,5
Il Duo MALU’: buona prova nel complesso per i ministri della difesa Mauricio Del Toro Dalle Luche e Luca The Captain Bertonelli che si trovano a contrastare un Pandiani scatenato e in serata di grazia. Qualche piccola sbavatura non corrode l’impressione di efficacia e solidità. Torreggianti. Voto: 6,5
Il Trio LE CAVIE: partita sottotono per tutti e tre gli alfieri di centrocampo, non accadeva da secoli. Il gioco ne soffre a tal punto che per risollevare le sorti del reparto deve essere richiamato dal fronte addirittura il quarto moschettiere D’Artagnan Domé in persona. Siamo certi che già dalla prossima partita la musica cambierà e possiamo scommettere fin d’ora che Lenelli segnerà almeno due goal, Cagnoni almeno uno (forse su punizione) e Vietina si renderà protagonista di una prestazione a tutto tondo. Poiché però crediamo che questa mezza debacle sia figlia della folle notte passata dai tre al Vivisezionair di Pisa (non si è capito bene, c’è chi dice che la serata si intitolasse “Vivi Se Zio Ne (Ha Voglia)”, chi giura sul “Più Topa Per Tutti”. Ma non è questo il punto, ndr) non possiamo soprassedere: Topastri (Mondani e Modaioli). Voto (stile CEPU, 3 in 1): 6
Domenico Moriconi: sicuramente il più brillante del centrocampo stellare, fa valere la freschezza e la fame di calcio dopo il lungo stop. Nel momento topico (e dai…) della gara impone il suo gioco ardimentoso che lo porta a siglare il pareggio e a propiziare il gol di Baldini con una piña che il pur bravo Pfaff non può trattenere. Vigorsol. Voto: 7
ixaM orreF: gioca una buona partita qua e là impreziosita da qualche numero di ottima fattura (almeno due sevpentine striscianti con paso doble annesso, una vabona e un accenno di coda di vacca, ndr) e sigillata con un meraviglioso fendente sinistrorso che si stampa all’incrocio dei pali. Negli spogliatoi mentre la squadra commenta una prestazione globale non proprio eccelsa, lui si taglia le unghie, beato (lo sappia Mino se dovesse trovare delle scagliette di ferro, sono le sue!). Alla ilare curiosità della squadra contrappone un docile sorriso velato di amarezza (?), poi ad occhi bassi: “Domani parto per Cuba, sul volo non le posso portare le forbicine…”. Dopo queste parole di lui si sono perse le tracce, sol rimane un misero biglietto lasciato nella giacca dell’amico Giammino: “Caro amico, tu lo hai capito, tu lo sai!, la mia non è una vacanza, è una fuga. Una fuga dal mondo che dopo la conversione non è più il mio. Non potendo non rispondere alla chiamata, non potendo rinunciare a questa vocazione che è tutto quanto sono, ho provato a portare la mia compagna verso di me, la donna che amo sulla mia strada finalmente illuminata (se Ixam non va alla montagna…). Per non perderla. Ebbene, caro amico, sappi che ho fallito. Ahi lasso! Mille volte maledico il destino che mi ha fatto innamorare di una donna meravigliosa che non può essere convertita, di ANNA, della mia ANNA, una donna palindroma! Perdonami se puoi, sempve tuo, Ixam”. Addio. Ex-voto
Marco Baldini: sbaglia il tempo e l’esecuzione di alcune giocate ma segna tre goal ed inventa lo splendido assist per Moriconi che vale il pareggio. Si può chiedere di più ad un centravanti? No. Voto: 7,5
Pietro Grassi: si materializza all’improvviso nella notte (dietro la rete appena finita di cucire da Del Sarto) neanche fosse un inviato di Tana delle Tigri. Dopo aver ammesso sotto tortura di aver sbagliato l’orario della partita, il Niño lo minaccia: “Se non vuoi 4 in pagella, stà qui e cerca di carpire il segreto ultimo del Gato”. Questo il rapporto testè pervenutoci:” Il Gato ha cantato. Me lo sono lavorato ben bene finché non ho ravvisato in lui i segni del cedimento, poi l’ho colpito. A tradimento. Gli ho raccontato di quando 20 anni fa mio cugino mi scagliò di peso contro la celere schierata a falange. Non ha retto, si è commosso come un pivello e ha vuotato il sacco. Ebbene Niño, la parola magica è: wolfranio. Proprio così. Il Gato ha delle lunghissime vibrisse che il wolfranio rende invisibili alla luce artificiale dei grandi neon del Meeting Place e con le quali il nostro aumenta a dismisura la superficie “utile” del suo corpo”. O porc… SanPietrino. Voto: 6 (media tra 4 e 8)
Pandiani: centrattacco completo e sempre pericoloso trascina la CUIT con personalità e determinazione. Riapre una partita praticamente chiusa e alla fine per lui sul nostro tabellino annotiamo una tripletta e tanta buone conclusioni a rete. Un giorno racconterà ai nipoti di aver segnato tre goal al Gato, ma neppure loro, ne siamo certi, gli crederanno. Peccato.

L’abbiamo inviato all’Avana, que viva, que viva Estrella Polar@

24 febbraio 2007

Estrella Polar - Titanic: 5-0

Torna il grande calcio sul campo (saponato) del MeetingPlace. La Estrella ritrova nella seconda fase del torneo quella Titanic che fece naufragare i sogni di vittoria del primo girone, constringendo i ragazzi stellari ad un rocambolasco 2-2.
Stavolta non c'è partita. La Estrella prende subito in mano il comando delle manovre, gioca ordinata anche se un pò statica nella prima metà del primo tempo. Ma dopo aver corso un paio di brividi ecco che il letargico centrocampo si sveglia e tutta la squadra cambia passo.
Lenelli e Cagnoni dettano i tempi in avanti, Nino è sempre il solito jolly dai grandi polmoni: copre, supporta sempre l'azione offensiva e la sua visione di gioco è il valore aggiunto.
Il Titanic può solo chiudersi ma non riesce ad organizzarsi nelle ripartenze e le rare occasioni vengo puntalmente neutralizzate dal duo difensivo DalleLuche/Bertonelli, tanto che il vecchio paragone con Baresi/Maldini torna in voga, e da un ElGato in formissima che fa sembrare tutto facile.
Pagelle
El Gato: 7. Ogni volta che viene chiamato in causa risponde in modo impeccabile. Nel primo tempo è l'allenatore in campo ma servirà la sveglia suonata da Bertonelli affinché i compagni inizino a sentirlo. Preciso.
Bertonelli: 7. La sua presenza dà vigore a tutta la squadra, è lui il vero capitano di questa squadra: Luca sta alla Estrella come il Be-Total sta ad un bambino in crescita. Vitaminico.
Dalle Luche: 7. Dal suo rientro in squadra sembra ringiovanito di 10 anni. Difende efficacemente, si propone sulla fascia anche se con un filo di timidezza, ma quando lo fa con decisione è una spina nel fianco degli avversari. Introverso.
"Nino" Vietina: 7 1/2. Può passare inosservato, può sembrare un giocatore di quantità, ma il livello di qualità nel suo gioco è di assoluto livello. Ha una visione di gioco che tanti numeri 10 o presunti tali gli invidiano. Visionario.
Lenelli: 7-. Rientra da una settimana di influenza ed è un pò appesantito e il suo gioco forse un pò lezioso. Ma dopo 10 minuti di gioco, e una bella dose di Be-Total, ritrova la giusta sintonia coi suoi compagni di reparto e torna il Gianmaria rapido, imprendibile e concreto. Ristabilito.
Cagnoni: 7-. Per lui vale lo stesso discorso di Lenelli. In più, rispetto alle ultime apparizioni è sempre concentrato. Non gli fa difetto la giusta allegria nel gioco, grazie anche alla "felpa della forza" commemorativa di Usa94 che porta sotto la maglia blu della Estrella. Vintage.
Baldini: 7. E' sempre il solito Baldini, a tratti statico e quasi distante dalla partita quasi non ricordasse più dove e perchè è in mezzo ad un rettagolo verde, salvo poi sorprendere tutti con gol di pregevolissima fattura. Amnesiaco.

03 febbraio 2007

ixaM orreF (un Torneo Stocastico)

Calma ragazzi, non disperate!

Il Meeting Place sta organizzando per noi una seconda parte di stagione con i contro-fiocchi. Ho parlato poco fa con Mino di alcune possibilità per rendere più avvincente il torneo. Ecco le tre formule da me sottoposte al responsabile del centro sportivo secondo gli approcci più comuni:

1. approccio deterministico: sistema bio-integrato
2. approccio statistico euristico: incrocio pericoloso
3. approccio stocastico: strambata multipla

L'o-Mino è ancora indeciso ma mi è sembrato molto colpito dalla terza soluzione. Per chi non lo sapesse la strambata multipla è un metodo da me inventato qualche anno fa per permettere al Pizzighettone un facile e sicuro accesso in Champion's League. Questo l’algoritmo che tale metodo utilizza:

Strambata Multipla = (Punti della Squadra * 0.3) + (Punti ottenuti contro Zivilivisis * 0.25) - (Punti persi contro Pisellon * 0.25) + (Età media della squadra * 0.1) + (Qualità del gioco * 0.1) + (Vanità ostentate * 0.2) - (Vanità occultate * 0.1) - (Ammonizioni ed Espulsioni) - (Emulsioni ed Evacuazioni) – (Tarallucci da Oscar * 0.1) - (Grani bianchi di Biroldao * 0.1)

Nell’attesa dell’avvio del Torneo Stocastico ecco per voi cari amici brevi considerazioni su alcuni protagonisti del finale di stagione, prematuramente ed inaspettatamente conclusasi a tarallucci e vino al Ristorante Oscar:

Simone El Gato Del Sarto: non si commuove neppure al cospetto del fratello Gabriel che, in una partita senza storia, si getta con sobria eleganza e malcelata determinazione alla ricerca dell'insostenibile leggerezza del gol: Caino
Pietro Grassi: nell’ultima partita stagionale Oscar in persona dopo pochi minuti gli rifila un terribile colpo in pieno naso mettendolo kappaò. Costretto a rientrare per la mancanza di effettivi, gioca il resto della partita con uno straccio in mano a mò di tampone, come un giocatore d’altri tempi. Ridotto a tener la testa alta per evitare di perdere troppo sangue si produce in una partita di lanci ed aperture illuminanti come non si era mai visto. Di lui si sarebbe detto “gioca guardando le stelle”. Appunto: Stellare
Domenico Moriconi: evidentemente preoccupato dalle notizie che lo volevano sacrificato nell’operazione “compost per energia” rientra proprio nella partita col Cermec dopo anni di silenzio. La squadra lo accoglie a braccia aperte, evidentemente commossa: Figliol prodigo
ixaM orreF: alla prima uscita ufficiale dopo l’inopinata conversione (ad U, sul viale Roma, ndr) si presenta al campo ombroso e taciturno, a malapena degnando di uno sguardo gli esterrefatti compagni di mille avventure. Nel riscaldamento si limita essenzialmente a corsette ed allungamenti rinunciando ad esibirsi nel mitico tacco volante rovesciato da poco brevettato, ineluttabile epifanìa di un estro metallico debordante ed incontenibile. Poco prima del triplice fischio di chiusura, dopo una partita giocata all’insegna dell’ordine e della concretezza e con ben tre gol all’attivo, strappa un miagolìo preoccupato pure a El Gato, di solito così lontano e distratto: “qualcosa non va, è letteralmente irriconoscibile”. Qualcosa lo turba: Turbante
Marco Nino Vietina: contro la prima o contro l’ultima non fa differenza, per lui il calcio è puro divertimento da onorare sempre e comunque. Gioca come se il campo del Meeting Place fosse l’oliveto di Montepepe dei suoi dieci anni: Esemplare
Bertonelli Luca: nell’ultima partita più che il suo contributo al centro della difesa (visti i modesti avversari, ndr) si fa sentire eccome l’assenza dell’evangelista che di tanto in tanto richiama la truppa ad un minimo di contegno. Ma forse, a pensarci bene, va bene così. Altrimenti adesso ci troveremmo a parlare di giocatori come ocraM inidlaB, eleinaD inongaC e perfino (per sua stessa ammissione, ndr) airaM naiG illeneL. Sarebbe stato davvero troppo: Statuario

Dal vostro inviato all’Avana, un saluto e a presto@ Forza Estrella Polar@