Serie A: 1a giornata: Estrella Polar-Cuit 5-3
Reti: Estrella Polar: Moriconi, Baldini (3), Dalle Luche.
Cuit: Pandiani (3)
Simone El Gato Del Sarto: sforna pregevoli parate salvando la squadra in diverse occasioni. Sullo 0-0 e sul 4-2 in particolare compie degli autentici miracoli su due palle a mezza altezza (erano due sì, e a mezza altezza, che ci posso fare?) riuscendo a respingere il pallone non si capisce bene con quale parte del corpo. Per lui non ci sono più aggettivi, le parole sono finite da tempo, adesso cominciano a scarseggiare pure le lettere: Gao. Voto: 7,5
Il Duo MALU’: buona prova nel complesso per i ministri della difesa Mauricio Del Toro Dalle Luche e Luca The Captain Bertonelli che si trovano a contrastare un Pandiani scatenato e in serata di grazia. Qualche piccola sbavatura non corrode l’impressione di efficacia e solidità. Torreggianti. Voto: 6,5
Il Trio LE CAVIE: partita sottotono per tutti e tre gli alfieri di centrocampo, non accadeva da secoli. Il gioco ne soffre a tal punto che per risollevare le sorti del reparto deve essere richiamato dal fronte addirittura il quarto moschettiere D’Artagnan Domé in persona. Siamo certi che già dalla prossima partita la musica cambierà e possiamo scommettere fin d’ora che Lenelli segnerà almeno due goal, Cagnoni almeno uno (forse su punizione) e Vietina si renderà protagonista di una prestazione a tutto tondo. Poiché però crediamo che questa mezza debacle sia figlia della folle notte passata dai tre al Vivisezionair di Pisa (non si è capito bene, c’è chi dice che la serata si intitolasse “Vivi Se Zio Ne (Ha Voglia)”, chi giura sul “Più Topa Per Tutti”. Ma non è questo il punto, ndr) non possiamo soprassedere: Topastri (Mondani e Modaioli). Voto (stile CEPU, 3 in 1): 6
Domenico Moriconi: sicuramente il più brillante del centrocampo stellare, fa valere la freschezza e la fame di calcio dopo il lungo stop. Nel momento topico (e dai…) della gara impone il suo gioco ardimentoso che lo porta a siglare il pareggio e a propiziare il gol di Baldini con una piña che il pur bravo Pfaff non può trattenere. Vigorsol. Voto: 7
ixaM orreF: gioca una buona partita qua e là impreziosita da qualche numero di ottima fattura (almeno due sevpentine striscianti con paso doble annesso, una vabona e un accenno di coda di vacca, ndr) e sigillata con un meraviglioso fendente sinistrorso che si stampa all’incrocio dei pali. Negli spogliatoi mentre la squadra commenta una prestazione globale non proprio eccelsa, lui si taglia le unghie, beato (lo sappia Mino se dovesse trovare delle scagliette di ferro, sono le sue!). Alla ilare curiosità della squadra contrappone un docile sorriso velato di amarezza (?), poi ad occhi bassi: “Domani parto per Cuba, sul volo non le posso portare le forbicine…”. Dopo queste parole di lui si sono perse le tracce, sol rimane un misero biglietto lasciato nella giacca dell’amico Giammino: “Caro amico, tu lo hai capito, tu lo sai!, la mia non è una vacanza, è una fuga. Una fuga dal mondo che dopo la conversione non è più il mio. Non potendo non rispondere alla chiamata, non potendo rinunciare a questa vocazione che è tutto quanto sono, ho provato a portare la mia compagna verso di me, la donna che amo sulla mia strada finalmente illuminata (se Ixam non va alla montagna…). Per non perderla. Ebbene, caro amico, sappi che ho fallito. Ahi lasso! Mille volte maledico il destino che mi ha fatto innamorare di una donna meravigliosa che non può essere convertita, di ANNA, della mia ANNA, una donna palindroma! Perdonami se puoi, sempve tuo, Ixam”. Addio. Ex-voto
Marco Baldini: sbaglia il tempo e l’esecuzione di alcune giocate ma segna tre goal ed inventa lo splendido assist per Moriconi che vale il pareggio. Si può chiedere di più ad un centravanti? No. Voto: 7,5
Pietro Grassi: si materializza all’improvviso nella notte (dietro la rete appena finita di cucire da Del Sarto) neanche fosse un inviato di Tana delle Tigri. Dopo aver ammesso sotto tortura di aver sbagliato l’orario della partita, il Niño lo minaccia: “Se non vuoi 4 in pagella, stà qui e cerca di carpire il segreto ultimo del Gato”. Questo il rapporto testè pervenutoci:” Il Gato ha cantato. Me lo sono lavorato ben bene finché non ho ravvisato in lui i segni del cedimento, poi l’ho colpito. A tradimento. Gli ho raccontato di quando 20 anni fa mio cugino mi scagliò di peso contro la celere schierata a falange. Non ha retto, si è commosso come un pivello e ha vuotato il sacco. Ebbene Niño, la parola magica è: wolfranio. Proprio così. Il Gato ha delle lunghissime vibrisse che il wolfranio rende invisibili alla luce artificiale dei grandi neon del Meeting Place e con le quali il nostro aumenta a dismisura la superficie “utile” del suo corpo”. O porc… SanPietrino. Voto: 6 (media tra 4 e 8)
Simone El Gato Del Sarto: sforna pregevoli parate salvando la squadra in diverse occasioni. Sullo 0-0 e sul 4-2 in particolare compie degli autentici miracoli su due palle a mezza altezza (erano due sì, e a mezza altezza, che ci posso fare?) riuscendo a respingere il pallone non si capisce bene con quale parte del corpo. Per lui non ci sono più aggettivi, le parole sono finite da tempo, adesso cominciano a scarseggiare pure le lettere: Gao. Voto: 7,5
Il Duo MALU’: buona prova nel complesso per i ministri della difesa Mauricio Del Toro Dalle Luche e Luca The Captain Bertonelli che si trovano a contrastare un Pandiani scatenato e in serata di grazia. Qualche piccola sbavatura non corrode l’impressione di efficacia e solidità. Torreggianti. Voto: 6,5
Il Trio LE CAVIE: partita sottotono per tutti e tre gli alfieri di centrocampo, non accadeva da secoli. Il gioco ne soffre a tal punto che per risollevare le sorti del reparto deve essere richiamato dal fronte addirittura il quarto moschettiere D’Artagnan Domé in persona. Siamo certi che già dalla prossima partita la musica cambierà e possiamo scommettere fin d’ora che Lenelli segnerà almeno due goal, Cagnoni almeno uno (forse su punizione) e Vietina si renderà protagonista di una prestazione a tutto tondo. Poiché però crediamo che questa mezza debacle sia figlia della folle notte passata dai tre al Vivisezionair di Pisa (non si è capito bene, c’è chi dice che la serata si intitolasse “Vivi Se Zio Ne (Ha Voglia)”, chi giura sul “Più Topa Per Tutti”. Ma non è questo il punto, ndr) non possiamo soprassedere: Topastri (Mondani e Modaioli). Voto (stile CEPU, 3 in 1): 6
Domenico Moriconi: sicuramente il più brillante del centrocampo stellare, fa valere la freschezza e la fame di calcio dopo il lungo stop. Nel momento topico (e dai…) della gara impone il suo gioco ardimentoso che lo porta a siglare il pareggio e a propiziare il gol di Baldini con una piña che il pur bravo Pfaff non può trattenere. Vigorsol. Voto: 7
ixaM orreF: gioca una buona partita qua e là impreziosita da qualche numero di ottima fattura (almeno due sevpentine striscianti con paso doble annesso, una vabona e un accenno di coda di vacca, ndr) e sigillata con un meraviglioso fendente sinistrorso che si stampa all’incrocio dei pali. Negli spogliatoi mentre la squadra commenta una prestazione globale non proprio eccelsa, lui si taglia le unghie, beato (lo sappia Mino se dovesse trovare delle scagliette di ferro, sono le sue!). Alla ilare curiosità della squadra contrappone un docile sorriso velato di amarezza (?), poi ad occhi bassi: “Domani parto per Cuba, sul volo non le posso portare le forbicine…”. Dopo queste parole di lui si sono perse le tracce, sol rimane un misero biglietto lasciato nella giacca dell’amico Giammino: “Caro amico, tu lo hai capito, tu lo sai!, la mia non è una vacanza, è una fuga. Una fuga dal mondo che dopo la conversione non è più il mio. Non potendo non rispondere alla chiamata, non potendo rinunciare a questa vocazione che è tutto quanto sono, ho provato a portare la mia compagna verso di me, la donna che amo sulla mia strada finalmente illuminata (se Ixam non va alla montagna…). Per non perderla. Ebbene, caro amico, sappi che ho fallito. Ahi lasso! Mille volte maledico il destino che mi ha fatto innamorare di una donna meravigliosa che non può essere convertita, di ANNA, della mia ANNA, una donna palindroma! Perdonami se puoi, sempve tuo, Ixam”. Addio. Ex-voto
Marco Baldini: sbaglia il tempo e l’esecuzione di alcune giocate ma segna tre goal ed inventa lo splendido assist per Moriconi che vale il pareggio. Si può chiedere di più ad un centravanti? No. Voto: 7,5
Pietro Grassi: si materializza all’improvviso nella notte (dietro la rete appena finita di cucire da Del Sarto) neanche fosse un inviato di Tana delle Tigri. Dopo aver ammesso sotto tortura di aver sbagliato l’orario della partita, il Niño lo minaccia: “Se non vuoi 4 in pagella, stà qui e cerca di carpire il segreto ultimo del Gato”. Questo il rapporto testè pervenutoci:” Il Gato ha cantato. Me lo sono lavorato ben bene finché non ho ravvisato in lui i segni del cedimento, poi l’ho colpito. A tradimento. Gli ho raccontato di quando 20 anni fa mio cugino mi scagliò di peso contro la celere schierata a falange. Non ha retto, si è commosso come un pivello e ha vuotato il sacco. Ebbene Niño, la parola magica è: wolfranio. Proprio così. Il Gato ha delle lunghissime vibrisse che il wolfranio rende invisibili alla luce artificiale dei grandi neon del Meeting Place e con le quali il nostro aumenta a dismisura la superficie “utile” del suo corpo”. O porc… SanPietrino. Voto: 6 (media tra 4 e 8)
Pandiani: centrattacco completo e sempre pericoloso trascina la CUIT con personalità e determinazione. Riapre una partita praticamente chiusa e alla fine per lui sul nostro tabellino annotiamo una tripletta e tanta buone conclusioni a rete. Un giorno racconterà ai nipoti di aver segnato tre goal al Gato, ma neppure loro, ne siamo certi, gli crederanno. Peccato.
L’abbiamo inviato all’Avana, que viva, que viva Estrella Polar@
L’abbiamo inviato all’Avana, que viva, que viva Estrella Polar@