Calma ragazzi, non disperate!
Il Meeting Place sta organizzando per noi una seconda parte di stagione con i contro-fiocchi. Ho parlato poco fa con Mino di alcune possibilità per rendere più avvincente il torneo. Ecco le tre formule da me sottoposte al responsabile del centro sportivo secondo gli approcci più comuni:
1. approccio deterministico: sistema bio-integrato
2. approccio statistico euristico: incrocio pericoloso
3. approccio stocastico: strambata multipla
L'o-Mino è ancora indeciso ma mi è sembrato molto colpito dalla terza soluzione. Per chi non lo sapesse la strambata multipla è un metodo da me inventato qualche anno fa per permettere al Pizzighettone un facile e sicuro accesso in Champion's League. Questo l’algoritmo che tale metodo utilizza:
Strambata Multipla = (Punti della Squadra * 0.3) + (Punti ottenuti contro Zivilivisis * 0.25) - (Punti persi contro Pisellon * 0.25) + (Età media della squadra * 0.1) + (Qualità del gioco * 0.1) + (Vanità ostentate * 0.2) - (Vanità occultate * 0.1) - (Ammonizioni ed Espulsioni) - (Emulsioni ed Evacuazioni) – (Tarallucci da Oscar * 0.1) - (Grani bianchi di Biroldao * 0.1)
Nell’attesa dell’avvio del Torneo Stocastico ecco per voi cari amici brevi considerazioni su alcuni protagonisti del finale di stagione, prematuramente ed inaspettatamente conclusasi a tarallucci e vino al Ristorante Oscar:
Simone El Gato Del Sarto: non si commuove neppure al cospetto del fratello Gabriel che, in una partita senza storia, si getta con sobria eleganza e malcelata determinazione alla ricerca dell'insostenibile leggerezza del gol: Caino
Pietro Grassi: nell’ultima partita stagionale Oscar in persona dopo pochi minuti gli rifila un terribile colpo in pieno naso mettendolo kappaò. Costretto a rientrare per la mancanza di effettivi, gioca il resto della partita con uno straccio in mano a mò di tampone, come un giocatore d’altri tempi. Ridotto a tener la testa alta per evitare di perdere troppo sangue si produce in una partita di lanci ed aperture illuminanti come non si era mai visto. Di lui si sarebbe detto “gioca guardando le stelle”. Appunto: Stellare
Domenico Moriconi: evidentemente preoccupato dalle notizie che lo volevano sacrificato nell’operazione “compost per energia” rientra proprio nella partita col Cermec dopo anni di silenzio. La squadra lo accoglie a braccia aperte, evidentemente commossa: Figliol prodigo
ixaM orreF: alla prima uscita ufficiale dopo l’inopinata conversione (ad U, sul viale Roma, ndr) si presenta al campo ombroso e taciturno, a malapena degnando di uno sguardo gli esterrefatti compagni di mille avventure. Nel riscaldamento si limita essenzialmente a corsette ed allungamenti rinunciando ad esibirsi nel mitico tacco volante rovesciato da poco brevettato, ineluttabile epifanìa di un estro metallico debordante ed incontenibile. Poco prima del triplice fischio di chiusura, dopo una partita giocata all’insegna dell’ordine e della concretezza e con ben tre gol all’attivo, strappa un miagolìo preoccupato pure a El Gato, di solito così lontano e distratto: “qualcosa non va, è letteralmente irriconoscibile”. Qualcosa lo turba: Turbante
Marco Nino Vietina: contro la prima o contro l’ultima non fa differenza, per lui il calcio è puro divertimento da onorare sempre e comunque. Gioca come se il campo del Meeting Place fosse l’oliveto di Montepepe dei suoi dieci anni: Esemplare
Bertonelli Luca: nell’ultima partita più che il suo contributo al centro della difesa (visti i modesti avversari, ndr) si fa sentire eccome l’assenza dell’evangelista che di tanto in tanto richiama la truppa ad un minimo di contegno. Ma forse, a pensarci bene, va bene così. Altrimenti adesso ci troveremmo a parlare di giocatori come ocraM inidlaB, eleinaD inongaC e perfino (per sua stessa ammissione, ndr) airaM naiG illeneL. Sarebbe stato davvero troppo: Statuario
Dal vostro inviato all’Avana, un saluto e a presto@ Forza Estrella Polar@
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2 commenti:
Minchia, molto meglio di una canna...ma passamela, questa canna...
GODO!!!!!!!!!!
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