Come è noto il 4 agosto scorso, giorno del 30° compleanno del Gato, la nostra amata Estrella Polar ha avuto la possibilità di giocarsi la rivincita contro la Cooperativa Viter che a dicembre ne aveva offuscato, seppur per una sola notte, l’immortale luce. Prima di tutto e al di là del risultato la revencida si è rivelata, come nella migliore tradizione stellare, principalmente una grande festa per grandi e piccini.
E’ soltanto per dovere di cronaca quindi e per spronare i protagonisti ad organizzare quella che a questo punto si proporrebbe evidentemente come la bellida, che riportiamo qualche dato sulla gara terminata addirittura sul 9-8 per la Polare, a testimonianza di squadre che si sono affrontate a viso aperto senza troppi tatticismi, privilegiando lo spettacolo che davvero non è mancato.
Sul campo avverso del Road, l'Estrella Polar, pur soffrendo soprattutto nel secondo tempo le scorribande avversarie, ha avuto ragione di una Viter molto ostica e a suo agio sul terreno di casa. Tra le fila stellari sono apparsi in buone condizioni (ancora? già?) il Nino e Giammino autori di una tripletta a testa e il bomber Baldini autore di due gol di pregevole fattura. Sicuramente a Giammino va il premio per il gol più bello della serata, tra l’altro siglato proprio allo scadere a sancire la conclusione della disfida: tre giocatori saltati in un fazzoletto e palla nell’angolo... ciao Gato!
Tutta la squadra comunque, nonostante le pesanti assenze di Luca, Massi e Domé, e con il Gato contro, conferma le ottime impressioni suscitate per tutta la stagione e dimostra di essere davvero una squadra matura. Tanto matura che a fine gara, dopo un'ora di calcio totale a ritmi indiavolati senza interruzioni di sorta, va pur detto!, manca poco che non si stacca dal ramo come una pera cotta! Così, mentre quei giovanotti della Viter rimanevano in campo per 20 minuti di defatigante, i giocatori polari si leccavano le ferite letteralmente sfiniti, stramortiti. Chi si lamentava per il mal di schiena, chi per il collo, a chi facevano male tutti i muscoli, chi aveva delle vesciche grosse così, chi si toccava l'inguine...
Qualcuno dice che dipende dall’età e che probabilmente è venuto il momento di appendere le scarpette al chiodo. Sono d'accordo con lui. E dal canto mio, provvedo subito. Dovrei giusto averne un paio tutte sbrindellate che non metto da anni e che fanno proprio al caso nostro...
In ogni caso si sappia che:
La Cooperativa Viter è scesa in campo con il trentenne Simone Van Der Sart tra i pali, l'elegantissimo Gabriello Del Sarto sulla destra (?), Dijukic centrale difensivo, lo 007 GianLuca Bondielli ed il pregevole Alessandro Montolivo alternativamente a dettare i tempi dell’azione e a ripiegare sulla sinistra, Riccardo Lapi un po’ a destra un po’ a sinistra (un Po’-borskij un Po’-licano per intendersi) ma sempre molto di fretta e a tagliare verso la porta, e a concludere, in avanti, il solito pericolosissimo Stefano Caracciolo.
L’Estrella Polar dal canto suo ha risposto con Maurizio Peruzzi tra i pali (autore di alcuni interventi da applausi), Chiara sulla destra, Maurìcio il Brasiliano centrale, Piötr Grassickij a sinistra, Nino e Giammino sulla mediana a supporto di Baldini e Marco Baldini unica punta a supporto di se stesso, come sempre.
Ma…
Già. Avete capito bene. Chiara. Quando sono arrivato in campo stava già facendo riscaldamento. Era girata verso le panchine e da dietro con quel fisico, i lunghi capelli biondi raccolti e la maglia dell’Atalanta somigliava terribilmente a qualcuno che… "e chi è, Caniggia?" mi sono sorpreso a pensare. Poi mi sono avvicinato. Aveva la maglia di Caccia, il sorriso solare dei bambini che giocano a pallone ed era evidente, in campo provava le nostre stesse sensazioni. Si divertiva un sacco. Dopo il riscaldamento in cui già aveva mostrato una padronanza davvero sorprendente, si è messa sulla destra del nostro schieramento ed ha corso, impostato, lottato, concluso e difeso la palla come nessuno di noi sa fare (è la verità, c’è chi fa bene una cosa chi l’altra, a nessuno riescono tutte quelle cose lì messe insieme)! Chi poteva immaginare che un giorno avremmo urlato in campo il nome di una ragazza allo stesso modo in cui si grida a un compagno… Davvero ragazzi, è stato emozionante, non sto esagerando, la partita con lei ha avuto un sapore del tutto particolare. Peccato soltanto che alla fine sia volata via, così, quasi senza un commento, senza nemmeno farsi la doccia…
E pensare che cinquant’anni fa in Italia non votavano neppure!
Dal vostro inviato on the Avana Road, que viva que viva Polar!!! Più donne nell'Estrella!!!
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